Originale:
Eärendil was a mariner
that tarried in Arvernien;
he built a boat of timber felled
in Nimbrethil to journey in (…)
They clothed him then in elven-white,
and seven lights before him sent,
as through the Calacirian
to hidden land forlorn he went.
He came unto the timeless halls
where shining fall the countless years,
and endless reigns the Elder King
in Ilmarin on Mountain sheer;
and words unheard were spoken then
of folk of Men and Elven-kin,
beyond the world were visions showed
forbid to those that dwell therein (…)
Traduzione Alliata/Principe (A/P):
Eärendil era uomo di mare,
Eppur si attardava ad Arvernien;
Costruì una barca di legno
Per recarsi sino a Nimbrethil (…)
Lo vestirono di elfico bianco,
Ed ei partì per contrade nascoste,
Sette luci sul suo cammino stanco,
Come se attraversasse il Calacirian.
Giunse nei luoghi ove il tempo non scorre,
Ove gli anni risplendono eterni,
Ed il Remoto Re governa perenne
Ad Ilmarin sulla Montagna solenne;
Gli svelaron segreti e misteri
Sul conto degli Elfi e degli Uomini veri.
Del mondo gli mostraron visioni
Proibite ai comuni mortali (…)
Traduzione Fatica (F):
Il marinaro Eärendil
in Arvernien a oziare
costruì una barca a Nimbrethil
per poi prendere il mare (…)
Di bianco elfico adorno,
sette luci a fargli strada
percorse il Calacirian
per recondita contrada.
In sedi intemporali
trascorrono anni innumeri
e regna il Vecchio Re
a Ilmarin sul Monte;
e sugli Uomini e sugli Elfi
udì cose inaudite
e visioni ultramondane
a chi vive lì proibite (…)
Sospendiamo temporaneamente (?) la finzione dell’approccio oggettivo / soggettivo. La Canzone di Eärendil è una delle poesie peggio tradotte nella versione A/P. Se Alliata faceva come i traduttori fra noi, che lasciano le poesie per ultime nella speranza di avere prima o poi un’ispirazione… con tutto il rispetto, ma deve aver terminato la Canzone due ore prima della consegna.
Bisogna ammettere che Alliata poteva basarsi solo su poche righe contenute nelle Appendici del SdA per interpretare questa lunga e complessa poesia. Sta di fatto che ha commesso errori linguistici e interpretativi; Fatica ne ha corretti alcuni ma non tutti, e ne ha aggiunti di suoi.
Mariner in questo caso significa genericamente “colui che va per mare”. A/P rimane sul vago, ottenendo un incipit giustamente epico. F degrada l’armatore e comandante di Vingilot a “marinaro”. Meglio A/P.
tarried: to tarry = tardare, indugiare, ma anche (soprattutto letterario) trattenersi, sostare. A/P sceglie il primo significato, un po’ improbabile dato che Eärendil aveva preoccupazioni molto urgenti. Per F addirittura sta lì a “oziare”, che suona addirittura offensivo. Eppure dice di aver letto il Silmarillion. Meglio A/P.
timber felled / in Nimbrethil = “legname abbattuto a Nimbrethil”. Arvernien e Nimbrethil sono due luoghi diversi. Eärendil non ha come meta Nimbrethil, ma neanche ci va a costruire la nave. Sbagliate entrambe le traduzioni.
as through the Calacirian… he went = “mentre attraversava il Calacirian”. Alliata commette il grave errore di intendere as = “come”, o peggio di confondere through con though (as though = come se Edit 25/06: no, da sua stessa dichiarazione privata ha ammesso l’errore di as = come; il resto le era chiaro, a parte non poter conoscere la geografia di Valinor nel 1967). F traduce abbastanza fedelmente e armoniosamente i versi, anche se si perde il senso di forlorn, termine importantissimo per il genere elegiaco (si veda To a Nightingale di Keats) e per Tolkien in molte altre sue composizioni. Meglio F.
He came… Mountain sheer: stavolta è A/P a mantenere gran parte del significato letterale e dell’armonia di questi 4 versi. The Elder King è Manwë, signore degli Ainur, e in quanto creatura “angelica” è senza età (anche se spesso viene raffigurato come un uomo barbuto e vigoroso). Elder King è la traduzione letterale in inglese del Sindarin Aran Einior, dove einior significa il più anziano. Tuttavia, per chi non conosce il Sindarin o Manwë, elder è una di quelle parole inglesi dai mille significati; si ricordi la discussione su Elder Wand in Harry Potter. Ha anche il significato di “il maggiore”, detto di fratelli. “Il Remoto Re”, pur non essendo una traduzione letterale, è un’idea che ci pare astuta. “Il Vecchio Re” dà un’idea di Manwë più simile al Dio dell’Antico Testamento. Le “sedi intemporali” al posto del letterale “sale senza tempo” (stessa metrica) causano al lettore un violento punto d’arresto, e una deleteria ambiguità se pronunciate ad alta voce. Infine, Taniquetil viene ridotta a un “Monte”. Meglio A/P.
and words unheard… that dwell therein: concetto profondissimo, di cui non ci si può aspettare una conoscenza accurata da parte di A/P e F. Secondo alcune interpretazioni, a Eärendil viene addirittura svelato il fato ultimo di Elfi e Uomini dopo la morte. Those that dwell therein sono gli abitanti della Terra di Mezzo, compresi gli Elfi, quindi “comuni mortali” è limitativo. F azzecca beyond the world = “ultramondane”, ma crolla su “chi vive lì”. Lì dove? A Valinor? No, nel suddetto mondo, altrimenti la frase non ha senso perché tale conoscenza sarebbe proibita anche ai Valar stessi. Notiamo l’uso di “cose”, termine amatissimo da F (per la precisione, 299 occorrenze al singolare e 168 al plurale nella “Compagnia dell’Anello”, in tutto 467 cioè circa una per pagina, dato che contare gli “errori” sembra essere procedura legittima nell’analisi di un testo). Una delle prime regole che vengono insegnate ai traduttori inesperti è di non usare MAI “cosa/cose” se esiste in italiano un termine più specifico (in questo caso “parole”); vale anche per la forma interrogativa “che cosa”, il più delle volte semplificabile in “che” (“che è successo?”). Inoltre “udì cose inaudite” è una ripetizione cacofonica; inoltre andrebbe spiegato come Eärendil sia in grado di udire visioni; inoltre… Meglio A/P.