– Dedicato a Bro e Bombarda –
I fautori di Fatica rimangono sbalorditi quando quelli che non lo amano usano sarcasmo e autentici insulti. Per il sarcasmo ci siamo dentro anche noi; gli insulti li condanniamo, ma la rabbia è tanta.
Come mai? diranno subito i nostri piccoli lettori. Sarà per il cumulo di vetriolo accumulato su di noi da Fatica, lui stesso INSPIEGABILMENTE sbalordito dall’ostilità: fan da curva sud… fan tolkieniano iperfazioso, che difende il suo vecchio orsacchiotto di peluche… Si veda qui sopra alla voce “Premesse errate”. Ma soprattutto, sarà forse che con queste parole ha ferito a sangue i ricordi di migliaia, senza conoscerci, senza sapere cosa rappresentava per noi la traduzione Alliata, in un tempo in cui né noi né la traduzione avevamo alcuna colpa?
Adesso vi raccontiamo la storia di un orsacchiotto di peluche che non abbiamo avuto il coraggio di leggere in traduzione Fatica: la Canzone di Boromir, interpretata magistralmente nell’album The Starlit Jewel, con musica di Marion Zimmer Bradley. Ormai è dura trovarlo, ma su YouTube ci sono quasi tutti i brani, magari con sottotitoli in turco:
E’ la storia di un’amica che non vediamo da troppo tempo, di un cognato e nipote virtuali che ci mancano da morire. Di un amico che se n’è andato lasciando un vuoto enorme soprattutto per lei. Delle prime al cinema, con lei in costume da Boromir e noi in costume da… vergognarsi. Dei viaggi in macchina urlando la canzone a squarciagola. Delle recitazioni ad alta voce per far ridere gli amici con la nostra R arrotata: OH BOROMIR, LA TORRE DI GUARDIA SEMPRE A NORD RIVOLTA SARA’ / VERSO RAUROS, LE RAPIDE D’ORO, FINO ALL’ULTIMO DI’ CHE VERRA’. Scusate, ma se non c’eravate vi manca un’esperienza.
Una mezza vita. Uno dei pochi ricordi che quasi non ci portano dolore, semmai dolce malinconia e amore. Una delle poche parti del nostro passato che non abbiamo rovinato con la nostra stupidità e testardaggine.
MA CHE CAXXO DI ORSACCHIOTTO DI PELUCHE???