Il nostro interesse è il confronto testuale fra la traduzione Fatica e l’originale di Tolkien, ma in occasione della seconda partecipazione della Principessa Vittoria Alliata alla Voce di Arda sono emerse importanti fonti primarie sulle origini della traduzione Alliata che ci sembra appropriato riportare.
Queste fonti sono anche la ragione per cui ci riferiamo alla traduzione classica come Alliata o Alliata/Bompiani; la Principessa non desidera che ci si riferisca alla sua traduzione come Alliata-Principe. Noi onoriamo il suo desiderio, e preghiamo chiunque ci legga di fare la stessa cosa. Ci riconosceremo su FB.
[Ci scusiamo come al solito per la formattazione schifosa. Stiamo sperimentando un sistema per far risaltare le citazioni.]
[L’articolo è in attesa di edit per aggiungere nuove info]
Quirino Principe è sicuramente un personaggio particolare. Partiamo come sempre dalle sue parole:
Video:
La musica forte: Quirino Principe a Carpi, 26 marzo 2013
XX Settembre 2018. L’Inno alla Gioia nella lezione di Quirino Principe, 27 settembre 2018
Articoli:
NOTE SULLA VICENDA EDITORIALE DI TOLKIEN IN ITALIA di Quirino Principe (PDF) da Endóre n. 5, 2002
Quirino Principe al Borromeo: «Il mio Tolkien fiaba da scoprire», La Provincia Pavese, novembre 2018
Quirino Principe compie 85 anni «Tolkien? Mi regalò pipa e tabacchi». Il Piccolo, 19 Novembre 2020
Dall’intervista su La Provincia Pavese [grassetto nostro]:
Principe è tra le più note figure intellettuali del nostro Paese, ricordato per avere tradotto e curato la prima edizione italiana del capolavoro di J.R.R. Tolkien, “Il signore degli anelli” appunto, pubblicata nel 1970 per Rusconi.
Professor Principe, come è stato il suo primo incontro con il romanzo padre del genere fantasy?
«All’epoca ne avevo sentito parlare ma non lo conoscevo, non l’avevo mai letto nemmeno in inglese. Fui sorpreso quando ricevetti improvvisamente la proposta di tradurlo da parte dell’editore Rusconi, proprio il giorno in cui avevo avuto un violento screzio nella redazione di Garzanti dove lavoravo. Rammento che mi fu messa in mano questa enorme pila di fogli fotocopiati che era il volume di Tolkien. Mi venne detto che avrei dovuto tradurlo in un anno. Accettai subito la proposta».
[…] La traduzione era difficoltosa?
«Mah…più che altro bisognava essere bravi a creare neologismi per un universo inventato. Nel 1967, la collega Vittoria Alliata di Villafranca aveva già tradotto per Astrolabio il primo volume dei tre tomi, “La compagnia dell’anello”, che però fu un fiasco totale sul mercato, nel senso che in tre anni vendette soltanto sei copie. Io, dunque, partii prendendo come base quello che aveva fatto lei, migliorando, correggendo qualche dettaglio e revisionando le appendici. Divenne un successo».
Troviamo subito una contraddizione. Rusconi avrebbe proposto a Principe di tradurre LOTR. Ma Alliata lo aveva già tradotto per Astrolabio. Semmai Principe potrebbe aver ricevuto la proposta di rivedere Alliata/Astrolabio. Infatti subito dopo Principe dichiara di aver “preso come base” Alliata/Astrolabio. Qualcosa non torna.
Ora bisogna studiare cosa intenda Principe per “migliorando, correggendo qualche dettaglio e revisionando le appendici.” Ma intanto va analizzata un’altra fonte primaria.
Il libro di Marcantonio Savelli “Tradurre Tolkien” (La Vela, 2020) contiene una prefazione di Principe. L’argomento del libro è una critica alla traduzione Fatica. Ciò che qui ci interessa non è la lodevole critica testuale, ma nemmeno l’erudita prefazione, che nella nostra ignoranza abbiamo trovato quasi incomprensibile, oltre che ostile a tutto e tutti.
La parte pertinente sono alcune note di Savelli:
L’entità dell’intervento a correzione di alcuni punti è riportata dallo stesso Quirino Principe nella nota del curatore presente nel testo e da egli redatta. Risulta inoltre allo scrivente che i testi poetici e le appendici siano da attribuirsi in maniera pressoché integrale all’intervento curatoriale di Principe (comunicazione orale). [nota p. 19]
A rigore, si potrebbe parlare di due distinte precedenti traduzioni, dato che Vittoria Alliata realizzò una traduzione che fu poi, come detto, integrata in un secondo momento dalle correzioni di Quirino Principe. [p. 22-23]
Risulta inoltre allo scrivente che la prima versione ad opera della sola Alliata non fu mai completata. Inoltre, sia i testi poetici, sia le appendici risultano essere interamente opera di Principe (Quirino Principe, comunicazione orale). [nota p. 23]
Ora veniamo a Tolkien.
Le copie vendute da Astrolabio dovevano essere più di 6 (come vorrebbe Principe nella succitata intervista) dato che tutt’ora sono reperibili con un poco di fortuna in qualche biblioteca. Infatti noi possediamo il testo completo. Il primo capitolo è leggibile in rete, e chiunque può verificare almeno in parte quanto segue.
1 – Da un rapido confronto risulta che l’edizione Astrolabio e l’edizione Rusconi sono PRESSOCHE’ IDENTICHE, POESIE COMPRESE.
Qui mostriamo un’immagine (orribile) della prima pagina della narrazione:

(Se desiderate vederla a grandezza reale, fate clic con il tasto destro del mouse e selezionate “Apri immagine in una nuova scheda”.)
E’ ben noto il cambio dei nomi, da Principe riportati all’originale inglese. Ci piacerebbe che almeno in parte fossero rimasti nella versione Alliata, la quale aveva seguito le indicazioni della Nomenclatura di Tolkien che suggeriva di localizzare il più possibile i nomi. Oggi saremmo abituati a Frodo Sacconi. Ma siccome da 50 anni abbiamo Frodo Baggins, consolidato dai film, ce lo teniamo volentieri.
Per il resto abbiamo notato correzioni minime e in qualche caso invero miglioramenti, come si vede dalla foto. Si tratta di normali interventi editoriali, non di una traduzione ex novo.
Per quanto riguarda le poesie, che sarebbero state tradotte da Principe, basti un esempio, la complessa Canzone di Eärendil. Dalla nostra bellissima e professionalissima immagine, si nota che non è cambiato nulla da Astrolabio a Rusconi. Lo stesso si può verificare per tutte le altre poesie, tutte attribuibili quindi alla sola Alliata.

2 – Sulle Appendici non è possibile giudicare, perché non si trovano nel volume Astrolabio.
3 – La Poesia dell’Anello ha una storia molto particolare. Le differenze fra Astrolabio e Rusconi-Bompiani sono evidenti. La versione più diffusa degli eventi (che Principe stesso estende a tutte le poesie) indica Principe come autore della versione che noi furries attaccati al peluche conosciamo e amiamo: Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende…
Ma si veda per esempio l’articolo di Kelopoeta La Poesia dell’Anello: traduzioni a confronto (reloaded), che cita:
… ecco le testuali parole di Vittoria Alliata: «la poesia dell’anello è stata riveduta da me con Alfredo Cattabiani, prima di consegnare il dattiloscritto a Quirino Principe» (v. Sessione pomeridiana evento Macerata In diretta Vittoria Alliata | Lo show di Radio ” La Voce Di Arda “, min. 9:08).
L’attentissimo Kelo fa notare anche quello che pochi prendono in considerazione. Esistono TRE traduzioni storiche della Poesia dell’Anello (a parte quella di Fatica): Astrolabio, Rusconi-Bompiani e la traduzione presente nella famigerata prefazione di Elemire Zolla in Rusconi-Bompiani.
Per concludere: qualsiasi cosa dica Principe va presa con le pinze, perché abbiamo dimostrato, testi alla mano, che la sua partecipazione alla traduzione di LOTR è stata molto minore di quanto lui lasci intendere.
Personalmente ho smesso di fidarmi di Principe dopo aver scoperto le sue Note sulla vicenda editoriale di Tolkien in Italia, in cui non fa altro che inanellare una serie di accuse imprevise e prive di fondamento (logico e fattuale).
Comunque sia, è sempre un piacere leggervi 🙂
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*imprecise
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Grazie mille! ❤ Beh, Principe è un personaggio. Non riteniamo che vada criticato a priori. Ma quando i testi gli danno torto, ebbene, la filologia sorge rampante a contrastarlo! 😀
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