Filologia

In lavorazione

Tutti si vantano di essere filologi scientifici. Noi abbiamo la nostra Paola Cartoceti, laureata in Lettere Moderne, indirizzo Filologia Romanza, tesi in Filologia Italiana (Petrarca) con il Prof. Giuseppe Frasso.

Non possiamo accedere ai nostri libri di Filologia Italiana per la ben nota situazione. La filologia non va confusa con l’etimologia, ovvero lo studio delle origini delle parole. Ma in un certo senso la filologia studia anche la storia e le fonti dei testi, in questo senso:

Se abbiamo un manoscritto C di un’opera (in genere medioevale), e conosciamo manoscritti A e B che contengono parti di C, dobbiamo produrre un’edizione critica di C che tenga conto di A e B. Quindi inseriremo un apparato critico che segnali le parti pertinenti ad A e B nel testo C che stiamo pubblicando.

Nel nostro caso, se abbiamo un commento C sulla nuova traduzione di Tolkien, dobbiamo aggiungere le fonti primarie A e B.

Esempio: se Cercatori di Atlantide pubblica un articolo su Fatica (C), noi cercheremo le fonti primarie da cui ha tratto, cioè interviste dirette a Fatica (A) o recensioni Aist (B).

In questo senso, spiegato da beceri artigiani quali siamo, la filologia è per noi lo studio delle fonti; la ricerca della prima occorrenza di una dichiarazione sulla traduzione Fatica, possibilmente di Fatica stesso.