Il Ritorno

Il ritorno dei Figli di Feanor, e il Ritorno del Re in traduzione Fatica appena uscito. A ottobre uscirà la versione in volume unico con correzioni (vedi articolo AIST sottostante). Ci sarà da lavorare anche su quella, siamo curiosissimi, ma per ora stiamo lavorando sui volumi singoli. Non abbiamo commentato l’intervento virtuale di Fatica al Salone del Libro di Torino 2020; provvederemo. E bisogna sistemare le Pagine. Continueremo con la nostra serie di testimonianze sugli orsacchiotti e con la Rassegna Stampa degli arcani Forestali; ora dobbiamo concentrarci sul testo.

Volevamo tornare con un articolo fulminante, ma WordPress ci ha tagliato le gambe con il suo nuovo bellissimo editor a blocchi di cui non capiamo un beato cavolo. Nota per tutti i developer di programmi per blog: LASCIATE UN OPT OUT BEN VISIBILE. Vogliamo SCRIVERE, non creare un sito dinamico sull’assassinio di JFK con traiettorie mobili, diagrammi Google Earth di Dealey Plaza e foto 3d dell’autopsia, e contemporaneamente twittarli, whatsapparli e fare altre cose che neanche capiamo. SCRIVEREEEEEEEE!

Comunque. Siamo stati assenti tutto agosto per una piccola incomprensione riguardo a un altro lavoro, che si può riassumere così: Non promettete un saggio su ciò che non conoscete bene e magari non vi piace neanche. Esempio a caso, Terry Brooks.

Adesso è uscito il terzo volume del SdA in traduzione Fatica, che ancora non abbiamo letto. “Orrore, al rogo, non giudicate prima di aver letto bla bla…” Sì però ragazzi, se si viene a sapere che Fatica traduce pawing (“mettere le zampacce addosso” in traduzione Alliata, perfetto) come “palpeggiare”, non ha proprio l’orecchio sul linguaggio dei “ragazzini” a cui dichiara di rivolgersi (interviste Modena 2020 e Salone del Libro 2020). Con questa scelta di parole ha rovinato una scena BELLISSIMA e FONDAMENTALE, quella in cui Gollum quasi si converte.

Oddio, cosa dovevamo aggiungere? Ammettiamo di essere un po’ storditi, fra il superlavoro augustano, Telecom che fa il caxxo che gli pare con Internet, e il neurone collettivo che proprio non ci riesce. Potremmo cominciare con il più recente articolo di AIST, che ci permette di fare il punto sulla situazione:

https://www.jrrtolkien.it/2020/08/21/il-21-ottobre-il-volume-unico-del-signore-degli-anelli/

Qualche citazione:

La nuova traduzione di Ottavio Fatica de Il Signore degli Anelli meriterebbe già una storia a sé, viste tutte le polemiche nate addirittura un anno prima della sua pubblicazione, con accuse preventive, diversi incontri pubblici, di cui uno in Senato a Roma…

In Senato a Roma? Dettagli? Perché è così scandaloso? Che ne capisce il lettore ignaro?

… interventi sui quotidiani da parte della casa editrice e anche delle querele lanciate dalla traduttrice della precedente versione, Vittoria Alliata di Villafranca. Il tutto prima ancora di aver potuto leggere una sola riga della nuova traduzione.

(grassetto nostro)

All’epoca non avevamo letto semplicemente una sola riga, ma l’intera Poesia dell’Anello, scelta per pubblicizzare l’operazione. E’ piaciuta o meno, ma è stata la scelta più infelice come biglietto da visita. Fatica ha tradotto decentemente passi in prosa come il discorso di Gandalf a Frodo sulla pietà; proporci una nuova traduzione della più iconica delle poesie, nello stile ermetico e autoreferenziale di Fatica, non poteva non suscitare soprassalti.

Con l’uscita poi de La Compagnia dell’Anello, si sono aggiunte anche le lamentele di moltissimi lettori e appassionati di Tolkien, affezionati soprattutto alla vecchia nomenclatura. In alcuni casi a ragione, le critiche si sono concentrate su quei nomi cui i lettori erano abituati da 50 anni…

(grassetto nostro)

Meno male che aggiungono “a ragione”. Di nuovo è un fatto soggettivo – ripetiamo che a noi Samplicio piace – ma non è solo questione di abitudine. Bisogna considerare:

  1. L’impatto sul lettore italiano, per cui “Forestale” crea per la maggior parte un effetto straniante, rendendo familiare un concetto che dovrebbe essere misterioso (si veda la nostra Rassegna Stampa), e che rivela la mancanza di orecchio di Fatica per il linguaggio e la cultura italiana.
  2. L’esistenza dei film, che non potrebbero essere ridoppiati senza cancellare il lavoro di grandissimi professionisti del doppiaggio ora scomparsi (Gianni Musy); i film avrebbero dovuto essere presi in considerazione fin dall’inizio per mantenere immutato quel minimo di nomi doppiati (sono veramente pochissimi!), come Grampasso il Ramingo.

(Promettiamo un articolo a sè sui film, per esempio sul nome Ovestfalda, che è errato ma può essere lasciato così nel doppiaggio e corretto nel testo.)

“Soprattutto”, poi, non è vero. A parte i nomi, non ci sono piaciute neanche le traduzioni carenti (l’Earendil dimezzato), la vantata alternanza di registri completamente a caso (Gandalf che inizia quasi ogni frase con “Beh”), gli errori di comprensione dell’inglese (Canzone di Bilbo).

… e che hanno trovato la comprensione dello stesso traduttore che ha auspicato che anche il fan più tradizionalista – anche se conserva e ama la sua vecchia versione – possa dire: «Si capisce, è ben tradotta, il libro scorre…»

L’abbiamo già commentato; Fatica è stato ben più duro verso i “fan tradizionalisti”, chiamandoli per esempio “fan da curva sud” e molto altro.

La critica più frequente a Fatica è stata che no, il libro non scorre, se dopo un paio di paragrafi tradotti decentemente il lettore viene strappato dalla “volontaria sospensione dell’incredulità” con il piancito o la cotica, dove in Tolkien c’erano comunissimi floor e turf. Magari Fatica ci insegna parole nuove, che non è lo scopo di Tolkien, ma dal punto di vista dell’immersione nella lettura è come schiantarsi contro un muro di cemento.

Di rimando aggiungiamo l’ultimo articolo che critica la traduzione Fatica: La traduzione di Ottavio Fatica in Italia: come siamo giunti a questo? Utilissimo, e ora non possiamo commentarlo parola per parola.

Stay tuned. Aurë entuluva!

La Principessa domani in radio, e aggiornamenti

Il prossimo 19 giugno alle 21 (DOMANI) interverrà in diretta radiofonica sulla Radio ” La Voce Di Arda “ (https://www.spreaker.com/show/lo-show-di-radio-la-voce-di-arda) la traduttrice de Il Signore degli Anelli, la principessa Vittoria Alliata di Villafranca.

Quanto a noi, abbiamo consegnato un paio di lavori tolkieniani con scadenza a inizio giugno, poi il lavoro “normale” ha ripreso il sopravvento, e di brutto. Commenteremo presto gli eventi e i post che si sono succeduti e si succedono a ritmo continuo, per ora li linkiamo:

17 giugno: J.R.R. Tolkien: la vita e le opere parte 2, intervista a Roberto Arduini.

12 giugno: Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien (Voce di Arda), con la traduttrice per l’edizione Bompiani, Caterina Ciuferri.

25 maggio: Ora risiede nel Reame Beato, commemorazione di Christopher con commento di Vittoria Alliata.

22 maggio: Il Ritorno di Fatica al Salone del Libro di Torino analisi e commento (Voce di Arda), con Enrico Spadaro, Paola Cartoceti e Costanza Bonelli.

16 maggio: Ritradurre “Il Signore degli Anelli”, dialogo fra Ottavio Fatica, Roberto Arduini, Loredana Lipperini e Ilide Carmignani.

3 gennaio: Intervista a Giampaolo Canzonieri (vecchia ma appena scoperta).

 

Intanto continueremo il commento testuale alla traduzione Fatica. E’ un lavoro improbo, e a volte ci chiediamo se ne valga la pena; le pecche sono già evidenti dai pochi capitoli commentati. Poi scopriamo che nelle Due Torri Gollum palpeggia Frodo, e abbiamo la risposta: sì, ne vale la pena.

Edit in arrivo: sistemare le Pagine, e soprattutto la sostituzione in tutto il blog di Alliata/Principe con Alliata/Rusconi e Alliata/Bompiani.

Le Pagine

Ci stiamo lavorando alla cavolo, ma un poco alla volta (non “un po’ ” con l’apostrofo,  per favore, è volgare, così come “be’ “, ci vuole pochissimo a evitarlo) un poco alla volta arrivano. La Pagina più completa è la  prima, Premesse errate. Poi abbiamo scritto cavolate per le altre, tanto per riempire lo spazio, fino a quando non verranno gradualmente pubblicate e migliorate. Purtroppo la Pagina di WordPress non permette di salvare l’anteprima, a differenza degli Articoli, quindi dobbiamo pubblicarle sul momento, come un libro scritto in diretta.

Vi preghiamo di avere pazienza, fino a quando le nostre Pagine saranno davvero il riassunto del nostro intento.

Edit pre-radio

Essendo arrivati a trascrivere 38 minuti su 2 ore dell’intervento di Fatica a Parma Modena, abbiamo fatto alcune importanti correzioni nei post Commento testuale: Introduzione e Prologo e Fonti Primarie 4.1: Fatica al Tolkien Lab di Modena, 15 febbraio. Soprattutto per quanto riguarda lo strano caso di Harrowdale / Valfano / Dunharrow. Ce ne saranno altre.

Preferiamo essere noiosi con voi e pedanti con noi stessi che lasciare in giro nostre imprecisioni, o peggio correggerle senza dire niente come se fingessimo di non sbagliare mai, specialmente adesso che stiamo per proporci a un pubblico potenzialmente più vasto.

Ricordatevi domani sera alle 21 su La Voce di Arda con Paola Cartoceti!

Edit di Pasqua: Basta edit! + link e look

Buona Eucatastrofe a tutti!

Basta edit nei titoli dei post, si intende. Altrimenti per decifrarli ci vuole Champollion. Continuiamo a indicarli nel testo dei post, mettendo la data se è passato un certo tempo, e se sono particolarmente importanti li segnaliamo appositamente, come in questo caso (vedi sotto). Abbiamo già dato una ripulita, senza bisogno di segnalazioni, al nostro post sottostante, togliendo refusi, mettendo dieresi e chiarificando certi concetti. Ci sembra lo stesso catastrofico, ma attendiamo commenti.

Mentre rivedevamo il post, abbiamo aggiunto il link a L come Lettrice che ha condotto un’ottima analisi testuale sulla traduzione Fatica. Andando più indietro, abbiamo messo nel nostro post sulla Poesia (o Strofa?) dell’Anello il nuovissimo e benvenuto articolo di Kelopoeta.

Intanto WordPress continua a darci il tormento, come direbbe Gandalf. No, non sappiamo come evitare che la testa di Fëanor venga tagliata dall’immagine di frontespizio, come far apparire le righe di separazione dei widget nella colonna di destra senza ricorrere a uno sfondo color cacchina, o perché per diversi giorni il sito di PB Cartoceti sia comparso in cima alla pagina invece che insieme a tutti gli altri link, che poi quella si monta la testa.