Fonti primarie 1

Ecco le fonti primarie della nostra cerca, recuperate di primo acchito. Non le mandiamo a dire a nessuno, e se qualcuno non si ritrova, lo preghiamo di contattarci. Tra parentesi quadre i nostri commenti.

Pre-uscita traduzione:

29/4/2018: Ritradurre Il Signore degli Anelli: l’intervista. – Dal sito AIST:  Bompiani ci ha chiesto aiuto per tradurre il capolavoro di Tolkien. A cinquant’anni dalla prima versione italiana de Il Signore degli Anelli poi più volte rimaneggiata – l’ultima nel 2003 -, tornerà così in una nuova traduzione finalmente all’altezza della sfida La Compagnia dell’Anello in tutta la sua generosa, esuberante, ludica malìa. Abbiamo indicato alla casa editrice un traduttore d’eccezione: Ottavio Fatica. (…) La prima traduzione è del 1967, quando la casa editrice Astrolabio pubblicò il primo volume, La compagnia dell’anello, nella traduzione di Vittoria (Vicky) Alliata di Villafranca, appena diciassettenne. Quando Rusconi diede alle stampe il romanzo completo, nel 1970, la traduzione venne rimaneggiata, su invito di Elémire Zolla, da Quirino Principe. Un’ulteriore revisione venne effettuata, a opera della Società Tolkieniana Italiana, nel 2003.

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La tabe della politica

Quando ci siamo presentati, malgrado il nostro giuramento contenga parole molto forti, ci siamo impegnati a essere oggettivi e ad astenerci da polemiche inutili. Ma ogni volta che si sfiora la politica è come tirare uno sciacquone, solo che noi non ci troviamo sotto il fresco getto purificante d’acqua pulita ma nel tubo di scarico sottostante.

Scrivendo su FB ci è stato fatto notare che non è vero che Tolkien e i suoi fan vengono o venivano considerati di destra (cosa evidentemente non ammessa) o addirittura fascisti. Abbiamo fornito citazioni un po’ goffe per chiarire un concetto che dovrebbe essere ben noto. Poi abbiamo condiviso sulla nostra pagina FB l’articolo #Tolkien in Italia: la strada prosegue ancora per rilevare, con un certo irritato disappunto, che la nostra esperienza dalla fanciullezza a oggi, confortata e ispirata dalla presenza di Tolkien, è considerata una “palude” popolata di “cariatidi che per decenni avevano inquinato i pozzi associando la poetica di Tolkien a quella dei loro pensatori preferiti con una cinica operazione ideologica.” Non ce n’eravamo accorti quando fingevamo di essere Merry e Pipino catturati dagli Orchi nei nostri momenti più angosciosi.

Stiamo come sempre correndo troppo, perché l’articolo sopra citato va inserito nel post sulla storia della nuova traduzione insieme agli altri pro e contro. Ma letteralmente 3 giorni dopo averlo condiviso, ci siamo accorti di un piccolo dettaglio. L’articolo è corredato da illustrazioni innocenti tipo una foto di Gene Simmons dei Kiss, che possiamo solo apprezzare. Ma poi abbiamo notato l’immagine con cui la condivisione compare su FB, non presente nell’articolo:

 

E’ un’immagine parziale, non ne conosciamo origine o autore, ma il concetto è chiaro: una mano abbigliata di rosso afferra una mano nera che cerca di ghermire la Terra di Mezzo.

Con cuore pesante perché odiamo l’argomento, aggiungiamo alle nostre etichette la parola “politica”, perché dopo aver visto questa immagine non è più possibile negare che l’operazione della nuova traduzione sia almeno in parte di matrice politica. Immagini simili fanno parte della propaganda usata da tutte le fazioni durante la II guerra mondiale. Noi magari viviamo da quarant’anni in una palude, ma loro sono fermi al 1945.