Di recente sono usciti due articoli a firma di Federico Guglielmi (Wu Ming 4): Tolkien e l’arcaismo nel Signore degli Anelli, parte prima – parte seconda.
La prima parte è una bella analisi della Lettera 171 e di come lo stile inimitabile di Tolkien nasca da una continua sperimentazione linguistica. L’articolo conclude auspicando che la nuova traduzione porti a uno studio più approfondito del testo originale, cosa che sicuramente è avvenuta. Concordiamo.
La seconda parte, al contrario di quanto abbiamo fatto noi, cerca di giustificare le scelte di Fatica alla luce della Lettera 171. Il linguaggio di Tolkien è complesso nella sua “arcaicità”, ma ricordiamo la citazione di Tolkien, a real archaic English is far more terse than modern; non potendo riprodurre esattamente ogni caso, Fatica dà una patina anticante a tutta l’opera, ottenendo in molti casi l’effetto opposto alla “limpidezza” auspicata da Tolkien.
Parleremo anche della possibilità di ottenere un saggio che spieghi le scelte traduttive di Fatica, possibilmente scritto da Fatica stesso, a lungo ventilato e che potrebbe concretizzarsi a breve.
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