Nightshade

Nell’articolo in cui commentiamo l’intervento di Fatica a Modena (ripubblicato qui sopra) avevamo scritto:

Nightshade compare UNA volta nel SdA, nella Canzone di Tinúviel: Long was the way that fate them bore, / O’er stony mountains cold and grey, / Through halls of iron and darkling door, / And woods of nightshade morrowless.

La belladonna è una pianta (da cui si trae un veleno), e ci sembra chiaro che qui Tolkien, amante delle piante più minuscole, parli di boschi popolati di belladonna. L’oscurità è implicita in morrowless. Non capiamo l’obiezione.

SBAGLIATO. Nightshade compare anche nelle Due Torri:

As nightshade was closing about them Aragorn halted.

Probabilmente Fatica si riferiva a questo passo, nel dire (intervento Modena):

Ha inoltre notato che Tolkien usa “nightshade’ nel senso di oscurità che non esiste in inglese, mentre a un lettore inglese il primo significato che gli viene in mente è il veleno Belladonna, a dimostrazione del gusto che ha Tolkien nel lavorare sulle parole e sugli effetti che hanno nel lettore.

Rimane il punto che Tolkien può usare le parole come meglio preferisce. Non possiamo in questo momento controllare se e quante volte nightshade sia stato usato nella letteratura inglese nel senso di “oscurità”, ma vale il contesto. Se la nightshade si chiude attorno a loro, sembra ovvio che Aragorn non si riferisca alla belladonna o al veleno.

Ci ragioniamo e vi faremo sapere.

2 pensieri riguardo “Nightshade

  1. “Woods of nightshade morrowless” qui si riferisce a Taur-nu-fuin/Taur-na-fuin (la foresta di pini del Dorthonion) che in inglese viene tradotto come “Mirkwood” (era il Bosco Atro originale infatti) o come “Forest of Night, Forest of Deadly Nightshade” (Shaping of Middle-earth, p. 26, Lost Road p. 133). Lo traduce pure in Antico Inglese come “Nihtsceadwesweald”,

    È evidente l’assonanza con i versi del Lay of Lethian:

    “To North there lay the Land of Dread
    whence only evil pathways led
    o’er hills of shadow bleak and cold
    or Taur-na-Fuin’s haunted hold
    where Deadly Nightshade lurked and lay
    and never came or moon or day.”

    Quindi, dal mio punto di vista, Tolkien USA sempre nightshade in riferimento a oscurità e mai in riferimento alla belladonna.
    Fatica non ha mai letto History of Middle-earth probabilmente, non gliene faccio una colpa eccessiva. Tuttavia l’affermazione che Tolkien amasse le piante più minuscole mi fa un po’ ridere pensando a come Tolkien (almeno ai tempi del SdA) detestasse le fate più minuscole.

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